Chi opera come professionista sui mercati finanziari sa che con questa terminologia viene denominata la richiesta di integrazione fondi a favore del proprio conto di negoziazione a copertura del margine minimo richiesto dalla clearing house o dall’exchange che regolamenta lo strumento (solitamente derivato o simil tale) su cui si ha un’operazione aperta e tutt’ora in corsa. Detta così a uno che legge il tutto con una conoscenza in cultura finanziaria mediocre o addirittura inesistente non capisce praticamente niente del rischio che si sta assumendo con una tale operazione. Proprio per questo motivo si fa molto male quando si mette a fare trading da neofita improvvisato sul forex, sulle opzioni, sui futures e sui cfd (contract for differences). Recentemente mi è capitato di vedere su un circuito di torrent molto conosciuto un banner pubblicitario che raffigurava Raoul Bova intento a rassicurare con il suo sorriso il fatto che si potesse guadagnare lavorando da casa l’importo di USD 7.337 ogni mese oppure di USD 260 ogni giorno. Ovviamente chi clicca sul banner viene rimandato sull’ennesimo sito farlocco che promette di farti diventare milionario con il forex in pochissimo tempo. Dubito che l’attore italiano abbia dato in concessione la sua immagine per tale pubblicità.
Molto probabilmente è un utilizzo abusivo dell’immagine di un personaggio noto per invogliare il solito merlo di turno ad aprire il conto e farsi fregare, nel pieno rispetto della legalità, i risparmi o i denari che vi vorrà investire. Già perchè proprio qui arriva il bello: è tutto legale (tranne ovviamente quanto sopra esposto sull’abuso di immagine) infatti la sollecitazione con banner costituiti con richiami per merli al fine di invogliarli ad aprire il conto e fare trading con fantomatiche tecniche di successo che si apprenderanno in pochi giorni non si scontra con nessun provvedimento che lo vieti. Se uno crede ancora alle favole è normale che ci sia qualcuno che tenti di servirsene. Ne ho parlato anche in un precedente post sull’argomento, ora tuttavia vorrei concentrarmi sul concetto e sul rischio di margin call che hanno tutti i traders (merli) improvvisati che decidono di iniziare a negoziare sul mercato dei cambi il cosidetto forex. Prima di tutto dovete sapere che i mercati finanziari si dividono in regolamentati e non regolamentati, i primi presuppongono l’esistenza di un’authority che controlla il volume degli scambi, garantisce la best exeution e si accerta del comportamento e diligenza dei vari intermediari che vi operano; i mercati non regolamentati sono invece il far-west, non esiste un prezzo ufficiale di riferimento, gli ordini condizionati di vendita possono dissolversi e soprattutto non è garantita la negoziabilità e liquidità dello strumento nello specifico.
Provate a dire che tipo di mercato è il forex ? Esatto, un mercato non regolamentato. Salto per ragioni espositive tutta una serie di altre problematiche legate al fatto di operare come neofiti o trader part-time in un mercato non regolamentato. Elementi di attrazione delle offerte marketing che fanno le varie società di forex per convincere a diventare loro clienti è dato dal cosidetto effetto leva che viene sbandierato come la carta vincente per essere trader di successo. L’effetto leva rappresenta il multiplo che vi consente di operare sul mercato usando denaro che non avete sul conto. Ad esempio, se aprite un conto forex e ci versate 10.000 euro alcuni vi consentono di andare in leva anche oltre 200 volte, questo significa che potreste effettuare un trade il cui controvalore di mercato è 2 MIL di Euro sul cambio euro/dollaro avendone solo diecimila in conto. Alcuni arrivano anche a leva di 400. Ora qui si paventa lo spettro del margin call che i merli non conoscono perchè troppo indaffarati a pensare di arricchirsi in poco tempo. Nel momento in cui avete una posizione in leva a 200, quindi per un controvalore di 2 MIL e sul conto avete appena diecimila euro, se il vostro sottostante (il cross eur/usd) si apprezza anche di poco potete raddoppiare velocemente il saldo del conto, mentre se si dovesse deprezzare di molto improvvisamente (su una posizione long) allora oltre ai diecimila euro che non esisteranno più sul conto dovrete inviarne di altri a copertura delle perdite che avrà nel frattempo generato la posizione (margin call appunto).
Sostanzialmente un certo tipo di operatività vi espone a rischi superiori anche al capitale che avete deciso di rischiare, contrariamente invece a quanto avviene investendo in azioni, obbligazioni e fondi tradizionali. Quanto sopra si è verificato un mese fa a seguito della decisione a sorpresa della BNS di eliminare il floor a 1.20 che perdurava ormai da piu di tre anni contro l’euro. Il risultato è stato una carneficina: in pochi secondi numerosi colleghi hanno perso tutto, altri ci stanno rimettendo la casa. Purtroppo per loro avevano pesanti posizioni long sul cross in leva massiva confidenti che tanto a 1.20 vi era un muro alle loro spalle. Quando le autorità monetarie hanno levato la protezione, i loro conti sono stati spazzati via a causa di una posizione errata ma soprattutto un effetto leva sconsiderato. Per fare un esempio pratico, se eri long di 2 MIL su EUR/CHF e sul conto avevi 200mila euro, ti saresti ritrovato con una perdita di circa 300mila euro, pertanto con una richiesta di margin call a copertura delle perdite da posizione di altri 100mila. Chi non è in grado di integrare il conto a semplice chiamata, vedrà in quanto tempo gli verranno bloccati attivi di patrimonio da mettere in vendita per coprire le perdite che ha realizzato il trade in questione. Il mio consiglio è sempre lo stesso: lasciate perdere forex & company ovvero i mercati non regolamentati, dimenticatevi l’effetto leva, rischiate solo il capitale che effettivamente vi potete permettere di perdere integralmete e soprattutto smettete di credere alle favole.