Se siete interessati ad apprendere informazioni scomode e fuori dal coro, che non vengono rivelate dall’attuale mainstream mediatico, allora consiglio profondamente di proseguire la lettura di questo editoriale. Robert Yerkes è stato un etologo e primatologo statunitense vissuto tra la fine del 1800 e la prima metà del 1900. Le sue ricerche si sono concentrate sulla eugenetica e sulla psicologia comparata dei primati, quest’ultima si occupa di analizzare il comportamento, l’istinto e la dinamica delle emozioni delle diverse specie animali. Universalmente è considerato un pioniere dello studio del comportamento sociale di gorilla e scimpanzè. Nel 1902 ha conseguito un dottorato in Psicologia presso la Harvard University, specializzandosi proprio in comportamento e psicologia animale. Per far comprendere il rilievo professionale di questa persona, considerate che nel 1917 è stato nominato presidente dell’Associazione Americana di Psicologia. Durante la Prima Guerra Mondiale effettuò un milione di test di natura non verbale ai soldati che venivano arruolati, dal quale emerse un risultato poco edificante ossia che i soldati di recente origine immigrata che provenivano dall’Europa Orientale o Mediterranea erano meno dotati intellettualmente di quelli che provenivano dall’Europa del Nord (ad occuparsi di questo screening fu il Committee on the Psychological Examination of Recruits).
Tale ricerca ovviamente allarmò proprio l’esercito americano soprattutto sulla considerazione che un basso livello di capacità intellettive delle proprie reclute avrebbe potuto impattare sull’efficacia ed efficienza dell’azione militare di ogni corpo di forza d’armata statunitense, gettando in questo modo le basi per l’istituzione di limitazione all’arruolamento che durarono per svariati decenni (in gergo militare si è parlato per anni di racist immigration restrictions). Il suo lavoro di ricerca fu basilare ed ispirò il National Origins Formula del 1921 il quale ha rappresentato sino al 1965 un sistema di gestione delle quote immigranti sulla base delle proporzioni tra diverse etnie esistenti nella popolazione americana. Lo scopo di questo dettato normativo doveva impedire che entrassero negli Stati Uniti un numero insensato di immigrati non qualificati (unskilled), soprattutto se provenienti dall’Europa Orientale, Mediterranea e dall’Asia ed inoltre che tali ondate immigratorie non modificassero sensibilmente la composizione etnica degli USA discendente in larga parte da immigrati di religione protestante provenienti dall’Europa Nord Occidentale. Il National Origins Formula venne abolito dal 1965 dal Presidente Lindon Johnson, sostituendolo con il Immigration and Nationality Act (qui potete conoscere le conseguenze in campo militare di questa scelta politica).
Gli studi e le ricerche di Yerkes alla fine della prima guerra mondiale ricevettero l’attenzione della Fondazione Rockefeller, la quale iniziò a finanziare tutte le sue nuove attività di ricerca scientifica sul comportamento sociale animale e sulla eugenetica. Infatti, terminata la guerra, Robert Yerkes decise di approfondire gli studi sul comportamento sociale degli scimpanze, di cui era sempre stato interessato durante la sua formazione accademica: proprio lui è stato l’ideatore dello Yerkish ossia il linguaggio animale per primati mediante lexiogrammi. Dopo aver vissuto quasi un anno nella sua stessa abitazione con due scimpanzè acquistati da uno zoo, nel 1924 decise di istituire proprio grazie al sostegno finanziario della Fondazione Rockefeller il Primate Laboratory of the Yale Institute of Psychology ubicato nella cittadina di New Haven (Connecticut): nello stesso anno il professore iniziò a lavorare come docente di psicobiologia proprio alla Yale University. Yerkes trascorse i successi quattro anni a studiare il comportamento, personalità ed intelligenza di quattro scimpanzè (Bill, Dwina, Pan, and Wendy). Forte di questa esperienza nel 1930, la Yale University diede vita al Anthropoid Experimental Station in Orange Park (Florida), anche in questo caso con i contributi a fondo perduto della Fondazione Rockefeller: facevano parte della colonia sperimentale altri venti scimpanzè acquistati in Africa.
Nel 1935 il centro sperimentale venne ribattezzato in Yale Laboratories of Primate Biology, potendo contare di oltre trenta esemplari: Yerkes aveva un obiettivo ben definito in quell’epoca ossia riuscire a creare mediante selezione eugenetica una sottospecie di scimpanzè particolarmente adatta e servizievole alla ricerca scientifica. Egli stesso si era pronunciato con le seguenti caratteristiche: cooperativo, agile, mite, non aggressivo, adattabile e poco emotivo. Inutile far finta di niente all’interno di questo centro sperimentale di ricerca si sono attuate le peggiori atrocità nei confronti di tali primati (asportazione di lobi celebrali e trapianti di organi sperimentali) come è stato riportato dal documentario intitolato Primate uscito nel 1974 e diretto dal regista indipendente, Frederick Wiseman. Per questo motivo Robert Yerkes è sempre stato oggetto di critiche e proteste da parte dei movimenti animalisti di tutto il mondo. Tra i tanti esperimenti sullo studio del comportamento sociale dei primati che vennero effettuati vi sono quelli relativi all’aggressività manifestata nei confronti di potenziali rivali esterni che vengono improvvisamente introdotti nella colonia. In sintesi gli scimpanzè arrivano anche ad uccidere con brutale violenza un qualsiasi intruso (anche della loro stessa specie) nel momento in cui quest’ultimo viene introdotto o tenta di introdursi nel loro piccolo habitat.
Di conclusioni analoghe è stata anche una ricerca scientifica condotta nel 2009 dall’Università del Michigan presso il Kibale National Park in Uganda, che ha fatto comprendere come possono essere aggrediti e morire un gruppo di scimpanze che tenta di insediarsi sul territorio che appartiene ad una colonia indipendente. I maschi alfa caricano, aggrediscono ed uccidono tutti i nuovi stranieri che provano ad avvicinarsi ed invadere il loro territorio. Presso lo Yerkes Laboraties vennero effettuati anche degli esperimenti mediante l’utilizzo di sostanze ormonali al fine di evitare tali aggressioni all’interno della medesima specie. Emerse come dato inquietante che per ovviare a questo comportamento sociale era necessario dopare i maschi con ormoni destabilizzanti in modo che venisse compromessa la loro aggressività, in questo modo si poteva riuscire ad integrare soggetti appartenenti a sotto gruppi separati. L’esperimento venne ripetuto anche con i gorilla e gli oranghi producendo la medesima evidenza scientifica: sostanzialmente la castrazione ormonale dei vari maschi alfa (behavioral effects of hormone replacement therapy) permetteva all’intera popolazione della colonia l’integrazione con gli estranei senza produrre ostilità e conflittualità intraspecie. Nel 1961 quello che era lo Yerkes Laboratory venne ridenominato in Yerkes National Primate Research Center trasferendosi in Atlanta (Georgia) sotto la guida della Emory University, università privata istituita dalla Chiesa Episcopale Metodista e Grigs Candler (il fondatore della Coca Cola). Il National Primate Research Center oggi risulta essere uno dei primi centri di ricerca biomedica sperimentale negli Stati Uniti: la maggior parte dei primati che ivi sono ospitati, o forse sarebbe meglio dire detenuti, risultano essere discendenti diretti dei primi cento scimpanzè analizzati e probabilmente anche torturati da Yerkes durante i suoi anni di guida del centro ricerche.